Il Successo Può Accecare

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Viviamo nell’epoca in cui la visibilità sembra diventata la priorità, il nostro successo ormai è misurabile dai follower sui nostri profili, dalle views sui nostri video, dai like sulle nostre foto e crediamo che spesso sono quei numeri ad aprirci tante porte. Magari non lo diciamo apertamente, ma in fondo crediamo che sia così, e ci comportiamo di conseguenza. Il successo ci può letteralmente accecare.

Tutti in Campo

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Una delle cose che mi hanno colpito personalmente è che dopo la mia lettura di “Non Sono un Fan” qualche giorno dopo a Fiuggi il pastore Dimitrov ha ripreso molti dei concetti che mi avevano colpito nel libro.

Uno di questi è che il nostro servizio a Cristo non si può esprimere sugli spalti, ma scendendo in campo, essendo coinvolti in prima persona nell’opera di Gesù, concetto elaborato anche nello studio dal pastore Gaetano Montante quando ha parlato di non essere spettatori, ma protagonisti.

Sulla Carta e nel Cuore

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Amo sfogliare le pagine della Bibbia, leggerla, esplorarne gli angoli ancora sconosciuti, scoprire nuove verità in episodi e passaggi già letti decine di volte.

Mi piace scorrere le dita su quei fogli, sapendo che lì sopra c’è scritta la Parola di Dio. Fermati un attimo e pensaci. La … Parola … di … DIO!

Eppure non è finita lì, quando Dio diede a Mosé la Sua legge, quindi quando cominciò a scriverla per la prima volta, aggiunse una cosa:

“Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore”
(Deuteronomio 6:6)

Non basta che la Parola di Dio sia scritta, ma deve essere anche incisa, nel nostro cuore. Deve lasciare un segno anche lì, altrimenti rimarrà lettera morta.

Qui sta la parte difficile: non lasciare che quelle lettere rimangano inchiostro sulla carta, ma che diventino parte della nostra vita.

Non soltanto superficie, ma profondità.

Esci dalla Comfort Zone!

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Comfort Zone
Dopo un po’ di tempo di assenza si torna con un inglesismo ultimamente molto usato. La “comfort zone” è quello spazietto della nostra vita dove abbiamo tutto quello che ci fa sentire tranquilli, al riparo, senza preoccupazioni: la nostra routine, le nostre serie TV, il comodo scrollare sui nostri cellulari e una bella tazza calda (scegliete voi cosa metterci, a me piace il tè al bergamotto) …
Ehi non dico che sia brutto, ma Gesù ci chiama ad uscire dalla nostra “comfort zone”, finché sei lì dentro non potrai mai fare tutta la Sua volontà.
Impegnarti, evangelizzare, metterti al Suo servizio significa sporcarsi le mani, indossare l’armatura e andare sul campo di battaglia.
Sta a te scegliere: comfort zone o campo di battaglia? non è detto che la prima sia meno pericolosa.

“Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua”
Luca 9:23