Lupi travestiti da pecore

riflessioni, vignette

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In questi giorni, mentre stavo riflettendo su questo versetto, mi sono imbattuto in un’affermazione che mi ha lasciato tanta tanta amarezza.

“Non dobbiamo dire alla gente che Gesù ci salva per darci la vita eterna … ma per darci uno scopo”

Non dirò la “fonte” perché non voglio polemizzare con nessuno in particolare, ma capire il senso dietro questa affermazione.

Si potrebbe riassumere il tutto in un termine: compromesso. Annacquare il messaggio di Gesù per dargli una forma più “accettabile”, fingere di presentare la salvezza mentre si propina la solita pappetta motivazionale.

Chi vuole portare questi “cambiamenti” nel messaggio semplicemente disprezza l’Evangelo così come è stato predicato da Gesù. Parole come “ravvedimento”, “peccato”, “giudizio”, “santificazione” e tante altre sono considerate legaliste e devono essere al massimo bisbigliate, se non cancellate dalla neolingua postevangelica per cui essere “scomodi” non è contemplato. Gesù ne sapeva qualcosa, quando la gente intorno a Lui cominciò a dire “questo parlare è duro” (Giovanni 6:60).

Purtroppo, come succedeva un tempo, ci sono tanti lupi vestiti da pecore, e ce ne saranno sempre di più (esibendo titoli, statistiche, strategie per la “crescita” o la “leadership”).

Come fare a riconoscerli? Immergiamoci sempre di più nell’Evangelo, quello vero. Più conosceremo la verità, più saremo liberi … anche dai lupi 😉

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