Il Porno: Affrontare un Mostro Bugiardo

riflessioni, vignette

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Da tempo sto riflettendo su un argomento delicato che ormai ha invaso la nostra vita: il porno (o pornografia).

Quello che ne ho tirato fuori, almeno fino ad ora, è l’immagine di un mostro, un mostro bugiardo. Un mostro che però si può affrontare.


Il porno è un’epidemia che ha raggiunto livelli globali, la gran parte del traffico globale di internet è dedicato a questo. Tutti noi, almeno una volta, anche per sbaglio, siamo venuti a contatto con questo mostro.

Sì, si tratta di un mostro perché il suo obiettivo è renderci schiavi divorando la nostra mente (se non è un mostro questo). Sono mostruosi i suoi effetti sulla nostra mente, sulle nostre relazioni, sui nostri sentimenti, sulla nostra vita. E, alla fine, fa diventare anche noi un po’ mostri.

Si tratta di un mostro bugiardo perché l’inganno è la sua arma preferita. Come altri mostri (come la droga o il gioco d’azzardo) fa finta di essere innocuo, di poter essere gestito, di non essere poi chissà che orrore, ma lascia le sue vittime ferite, piene di vergogna e rimpianti.

Ma come possiamo affrontarlo?

La prima cosa da fare è capire che questo mostro c’è. Sia direttamente, sia indirettamente, abbiamo bisogno di andare oltre la facciata apparantemente piacevole e affascinante che scorre sui nostri schermi e guardarlo negli occhi per cos’è realmente: un mostro che vuole la nostra vita, e la vita delle persone a cui vogliamo bene. Sei una vittima? Conosci una vittima? Sei un responsabile dei giovani? Bene, renditi conto che questo mostro c’è, non fare finta di niente, lui conta sul tuo e sul nostro silenzio. Non diamogli questa soddisfazione.

La seconda cosa da fare è capire CHI può davvero sconfiggere questo mostro: e non sei tu. Noi, da soli, non possiamo far altro che continuare a uscirne sconfitti. Gesù invece ha già vinto (Giovanni 16:33) e vuole far vincere anche noi con Lui (I Giovanni 5:4), può donarci perdono (Colossesi 1:14) e la forza di resistere alla tentazione (I Corinzi 10:13). Non ci sono metodi o strategie che possano prescindere da questo. La prima cosa da fare è andare da Gesù e chiedere di aiutarti, non ascoltare le bugie del mostro, ne hai bisogno subito!

La terza cosa da fare è cercare aiuto o essere d’aiuto. Non si tratta di un confessore, ma un compagno di combattimento nella preghiera (Giacomo 5:16). Se hai bisogno di aiuto, cerca qualcuno che sai che può aiutarti, una persona matura e fidata con cui puoi aprirti senza vergogna. Se invece qualcuno ti chiede aiuto, sii comprensivo, sii discreto, sii amorevole. Sostenetevi insieme (Ecclesiaste 4:9-10), potrebbe volerci un bel po’ di tempo.

Non sarà facile, ma con Gesù ogni cosa è possibile.

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